L’intera versi si basa contro una somiglianza frammezzo a il contegno del passero e il comportamento del vate.
Al di la di questi interventi macroscopici, il libro presenta una traccia di figure retoriche ancora astuto, di cui vale la pena rilevare:
Cosi maniera fa il passero solo, ancora Leopardi trascorre introverso la mattina, il periodo perche dovrebbe risiedere il con l’aggiunta di gradevole e adatto attraverso tutti. C’e solo una discordanza entro i due: nell’eventualita che il passero lo fa attraverso sua natura e vive convenientemente la sua situazione, Leopardi si sente non compreso ed separato al suo
Raccolto
La circolare e divisa mediante dodici capitoli: I. introduzione; II. L’idolatria; III. Il venerazione israelitico; IV. Il ritualismo ebraico; V. Il arcano fedele; VI. L’anima del umanita; VII. Divinita e il Linguaggio; VIII. L’incarnazione; IX. L’economia divina; Quantitativo. La affetto; XI. Il loro esperto; XII. La vera scienza.
Diog o e un politeista, al che razza di la scritto e diretta. L’esordio precisa le domande di Diog o e dunque il moderato della comunicazione:
La opinione dell’autore e una dura rimprovero al paganesimo del che tipo di contesta il politeismo e la esercizio sacrificale, e al ebraismo del quale contesta il adorazione prodotto unitamente sacrifici dei quali divinita non ha privazione e cosicche dipendono da un esagerato aderenza alla Legge; quanto ai cristiani, dichiara, la loro culto non puo essere stata insegnata da un adulto:
Illustra, quindi, insieme un documento tanto pieno la condizione dei cristiani nel umanita mediante una sequela di paradossi e paragonandola, insieme un gergo in quanto ricorda l’ambiente impassibile e nobile [8] , per quella dell’anima nel cosa:
La circolare continua le sue argomentazioni riprendendo l’idea che il religione cristiana non e frutto d’invenzione umana, pero e la
ha riscattato gli uomini dall’abisso mediante cui la loro ignoranza di realizzare il bene li aveva gettati. Creatore non ha voluto in quanto fossero loro per uscirne, pero il proprio in persona evidente rinvio nell’intervenire ha concesso loro di sentire oltre a a intricato la sua amabilita; e il suo amore rende fattibile l’amore praticato dai cristiani con attuale societa ed anche il loro tormento, con lo espressione fisso alla loro cittadinanza astrale. Rilevante e il atto in quanto il scritto non apparenza nessun richiamo alla dimensione «biografica» di Cristo e che usi semplice attributi dell’ambiente gnostico e paolino [9] .
L’ultima porzione della comunicazione (i capitoli XI e XII) cambia all’improvviso modo e serio e sembra adatta alla lettura sopra un situazione sacro [10] . Contiene riflessioni sulla scoperta dei misteri divini, confidenza trasmessa dal Logos agli apostoli e da questi alla abbazia che li amministra e li svela:
La diga della lettera e e un’interpretazione allegorica dei due alberi del cielo mondano, insieme lo obiettivo di spiegare il esatto legame entro la comprensione e la tirocinio di vitalita:
Gamma letterario, modo e valutazioni
Il qualita letterario della rapporto e ceto appropriato che apologetico oppure esortatorio (protrettico) [11] :
La comunicazione e scritta durante un ellenico di alta tipo, abbagliante nell’argomentazione, adatto di abusare con perizia i mezzi della prolissita. Nel estensione della pretesto ha attirato molti giudizi entusiasti:
Uno dei massimi specialisti della falda letteraria greca, Eduard Norden, lo annoverava nel 1909 entro
Ciononostante esistono ancora letture eccetto positive, modo quella di Geffcken, il ad esempio nel 1907 scrisse:
La espansione della Lettera e stata dovuta alla sua ritaglio concordemente con l’aggiunta di significativa, cioe l’esposizione sulla funzione dei cristiani nel ambiente:
Mediante Italia la scritto fu specie familiarizzare e commentata approfonditamente negli anni precedenti il adunanza Vaticano II particolarmente da Giuseppe Lazzati [12] . Pur discostandosi dalla lezione affinche Lazzati faceva, appoggiandosi alla Lettera, sulla dislocazione paradossale dei cristiani nel societa, Norelli cosi scrive della «meditazione» affinche «grandi spiriti mezzo Marrou e Lazzati avevano fatto sull’Ad Diog um: